Il Tempio e i dintorni

Un’area archeologica che, oltre al tempio, ospita un villaggio nuragico e un’antica strada romana che conduce alla grotta di Su Mannau

Territorio

Immerso in una vallata nel cuore dei monti dell’Iglesiente, circondato dalla rigogliosa vegetazione delle alture limitrofe, troviamo il Tempio di Antas, l’edificio cultuale di epoca romana consacrato ad una divinità locale: il Sardus Pater. Giungendo dal sentiero che si snoda dall’ingresso dell’area archeologica, la struttura si leva improvvisamente, isolata e imponente, e si staglia sulla cima di un piccolo rialzo dominando la zona circostante.

Le imponenti colonne che, instancabili, si ergono con orgoglio a testimonianza del passaggio degli antichi frequentatori dell’area ci regalano un’immagine semplicemente senza fiato. E cosa importa se sono state rimesse in piedi nel ’76, se il risultato è talmente d’impatto da aver reso il tempio di Antas una delle immagini più rappresentative della Sardegna?

La ricerca del tempio

Citato nel trattato Geografia di Tolomeo, geografo greco del II d.C., con tanto di coordinate (errate), la ricerca del santuario è stata teatro di accesi scontri tra gli studiosi per più di quattro secoli, fino a coinvolgere nel ‘600 i principali esponenti ecclesiastici delle città di Cagliari e Sassari, che nel pieno del dibattito su chi dovesse detenere il primato religioso nell’isola, ipotizzarono la collocazione del tempio pagano ognuno nel proprio territorio di riferimento.

La disputa tra ricercatori, degna di un episodio della saga di Indiana Jones, ebbe il suo epilogo soltanto nel ‘900 con il riconoscimento del tempio dedicato al Sardus Pater in un’area sacra già nota ma che non era stata oggetto di studi approfonditi: la valle di Antas.

Le fasi

Gli scavi archeologici attestano la prima occupazione dell’area all’epoca nuragica (Età del Bronzo Finale, 1200 a.C.) e i segni di tale stanziamento sono ancora oggi visibili nei resti delle capanne e delle tombe risalenti all’Età del Ferro (datata al IX secolo a.C.).

La presenza dei Punici è, invece, testimoniata dai ruderi del Tempio di Sid antistante alla gradinata del santuario romano. L’intitolazione al dio guerriero Sid è confermata dai numerosi reperti che riportano iscrizioni con la dedica alla divinità punica.

Il tempio oggi

Quello che ammiriamo oggi è ciò che resta del luogo di culto di età romana, eretto, in forme romano-italiche, in età repubblicana (metà II secolo a.C.) in sostituzione della precedente struttura punica. Salendo i gradini, possiamo attraversare la facciata tetrastila costituita da quattro colonne: insieme alle altre due presenti nel pronao, reggono la trabeazione che conserva ancora una porzione dell’iscrizione apposta in occasione del profondo restauro compiuto durante l’impero di Caracalla nel III d.C..

Superato il pronao si accede al principale ambiente dell’edificio cultuale che nella maggior parte dei casi ospita la statua della divinità, anche se in questo caso sembra che si trovasse in uno dei due piccoli ambienti (adyton), riservati agli officianti, che si trovano in fondo alla cella principale.

La strada romana e la grotta Su Mannau

Accanto al villaggio parte un sentiero denominato “Antica strada romana” che, dopo una passeggiata di circa un’ora, conduce alla Grotta di Su Mannau, cavita carsica visitabile che presenta ampie sale ricche di stalattiti, stalagmiti e laghetti.

La prima sala della grotta è chiamata Sala Archeologica per via delle centinaia di ritrovamenti che attestano un uso religioso e la pratica di un culto dell’acqua.

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Orario luglio-settembre:
09:30 – 19:30.
Orario aprile-giugno e ottobre:
09:30 – 17:30.
Orario novembre e marzo:
09:30 – 16:30. (Lunedì chiuso).
Orario dicembre-febbraio:
Mercoledì – Venerdì: 10:00 – 14:00.
Sabato e Domenica: 09:30 – 16:30.
(Lunedì e Martedì chiuso).

Orari particolari:
1 gennaio: 10:30 – 16:30.

Su prenotazione, disponibilità anche in orari diversi da quelli previsti.

Chiusure straordinarie:
Chiuso il 25 dicembre.
Chiuso ogni lunedì da novembre a marzo.
Chiuso ogni martedì da dicembre a febbraio.

Biglietti

Intero: 4,00 €.
Ridotto: 3,00 € (gruppi oltre 30 persone, scolaresche e bambini dai 6 ai 12 anni).

Biglietto cumulativo: 5,00 € (biglietto unico per visitare il Tempio di Antas e il Museo Etnografico “Vecchio Mulino ad acqua”).

Noleggio audioguide: 2,00 € (inglese, tedesco, francese e italiano).

Visite guidate

Visite guidate su prenotazione.
La Cooperativa Start-Uno offre visite guidate personalizzate al Tempio di Antas e nel territorio limitrofo.

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Tempio di Antas - Fluminimaggiore (SU)

Foto: Tempio di Antas, Fluminimaggiore (SU)
© Carole Raddato

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Panoramica 3D del parco archeologico. Video tratto da Google Earth. Immagini Data SIO, NOAA, U.S. Navy, NGA, GEBCO Landsat / Copernicus

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